Il decreto legge numero 5 del 10 febbraio 2009, recante “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”, istituisce degli incentivi pensati espressamente per supportare il mercato delle automobili in tempi di recessione. Tali agevolazioni riprendono in parte quanto già previsto per il biennio 2006-2008, aumentando però la soglia massima degli importi e ampliando il pubblico interessato. In particolare, è previsto un incentivo di 1.500 euro per chi sostituisca una vecchia vettura Euro 0, 1, 2 o 3 con una di nuova generazione (Euro 4 o 5), purché l’auto rottamata sia stata immatricolata prima del 31 dicembre 1999 e la nuova emetta meno di 140 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso (il tetto scende a 130 grammi per i motori diesel). Un incentivo di pari importo è previsto per chi acquista un’auto nuova con alimentazione elettrica, ad idrogeno o a gas metano. Quando le emissioni sono inferiori ai 120 grammi di Co2, il bonus sale a 3.500 euro per queste ultime categorie di vetture e a 2.000 euro per le Gpl. Se si parla di veicoli commerciali di peso inferiore alle 3,5 tonnellate, l’incentivo ammonta a 2.500 euro. L’agevolazione prevista per la rottamazione e quella per l’acquisto di una nuova auto sono cumulabili. Se si decide di convertire il vecchio impianto di alimentazione tradizionale con uno a Gpl o a metano, si può inoltre ottenere un bonus di 500 o 650 euro a seconda dei casi. Tutti questi incentivi sono validi per chi acquista un’auto tra il 7 febbraio e il 31 dicembre del 2009.