Acquistare un’auto, magari di lusso, risparmiando anche la metà rispetto al prezzo di listino. È questa l’attrattiva principale dell’usato automobilistico, un mercato enorme in cui operano tanto i rivenditori quanto i privati. Il rovescio della medaglia consiste nell’usura del veicolo, che ne abbrevia la vita media aumentando la possibilità di guasti e malfunzionamenti. A questo dato oggettivo si aggiungono dei rischi ulteriori, che vanno valutati di caso in caso per non ritrovarsi con la proverbiale “bufala”. Come si valuta, quindi, l’acquisto di un’auto usata? È sufficiente tenere bene a mente alcune semplici regole d’oro: anzitutto, bisogna sempre diffidare delle occasioni d’oro proposte da venditori ignoti. È sempre meglio rivolgersi a un concessionario o a un rivenditore di fiducia, e in ogni caso informarsi sulla storia del veicolo in questione. Non basta sapere quanti chilometri ha percorso, ma anche le abitudini di guida dei precedenti proprietari: a parità di altre condizioni, un’auto condotta prevalentemente in autostrada sarà in condizioni migliori di un’utilitaria guidata esclusivamente in città. Quando si acquista l’usato, poi, il controllo dei documenti è d’obbligo. Bisogna verificare che i dati inseriti nel libretto di circolazione corrispondano a quelli effettivi della vettura, ispezionare il libretto di manutenzione, i tagliandi, il certificato di proprietà, appuntarsi le caratteristiche del motore per valutarne la conformità agli standard ambientali previsti dall’Unione Europea. In nessun caso bisogna accettare un’auto sulla quale sia stata iscritta un’ipoteca, e l’acquisto dell’usato dall’estero (una pratica sempre più diffusa, visto il risparmio ulteriore che ne deriva) richiede un’attenzione ai dettagli ancora maggiore. Se tutto è in regola, una prova su strada (almeno mezz’ora di guida, possibilmente sia su strade urbane che extra-urbane) dissiperà gli ultimi dubbi sullo stato reale del veicolo.