Vendere la propria auto per comprarne una nuova o, semplicemente, per ridurre le spese recuperando al contempo parte del prezzo d’acquisto. Una pratica messa in atto da molti privati, che ha alimentato l’ampio mercato dell’usato in Italia e nel mondo. Per ottenere i risultati migliori, occorre prendere in considerazione due elementi fondamentali: il canale di vendita e il timing dell’operazione. Quando si parla di vendere un’auto con pochi anni di vita alle spalle per acquistarne una nuova, i concessionari forniscono spesso delle ottime occasioni di permuta con un’elevata valutazione dell’usato, purché in buone condizioni. La preferenza per la liquidità dovrebbe invece convogliare gli aspiranti venditori verso il canale dei privati: in questo caso, si può pubblicare un annuncio su un periodico o su internet, corredandolo se possibile con foto della vettura, o più semplicemente piazzare in bella vista un cartello “Vendesi” sull’auto o nelle sue vicinanze. La scelta dei tempi è fondamentale: il valore di un’auto diminuisce in misura più che proporzionale man mano che aumentano i chilometri percorsi e gli anni dalla prima immatricolazione. Se il modello esce di produzione o viene sostituito con una nuova versione, le speranze di ottenere un buon prezzo si riducono drasticamente. Calcolare la differenza tra le spese necessarie per la manutenzione della vecchia vettura e il prezzo di acquisto di un’auto nuova è un buon modo per valutare rapidamente la convenienza della vendita. Se il compratore è un privato, è necessario preparare un atto di alienazione autenticato da un notaio, dare al nuovo proprietario tutti i documenti necessari e verificare che questi provveda a trascrivere il cambio di proprietà presso il Pubblico registro automobilistico entro 60 giorni dalla cessione.